Nel
caso specifico delle vetrate, l’antica tecnica costruttiva è stata
ricalcata nelle sue fasi al fine di riprodurre dal vero le ricche
proposte cromatiche dei bozzetti presentati all’atto dell’assegnazione
del lavoro. Lastre di vetro di differenti colori vengono accostati
tra loro ed uniti attraverso profili di piombo che ne ripercorrono
le sagome. A loro volta, le lastre di vetro, possono essere arricchite
di effetti più delicati e sfumati tramite l’uso di particolari polveri
dette grisaglie, che una volta cotte ad altissime temperature
restano indelebilmente fissate sul vetro.
E’
il caso, questo, dello stupendo volto del Cristo posto al centro
della vetrata principale; l’espressività e la delicatezza dei tratti
viene enfatizzata dalla cura pittorica della posa in opera di tali
polveri.
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La
maggiore o minore trasparenza dei vetri, unita alla varietà cromatica
di ciascun elemento, raggiunge per mezzo della luce diurna che filtra
dalle finestre, il massimo del suo valore artistico e decorativo,
contribuendo a creare all’interno della Chiesa una illuminazione
diffusa e morbidamente modulata da delicate sfumature. |